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dalla musica e dalla Street Art. Bastava in- A BORDO DEL PRIMO FULL-WIDE-BODY
tuirla, bastava viverla. Lui lo fece». Per capire perché questo yacht è così stra-
Mazzoli ricorda nitidamente il momento in ordinario, basta guardare i numeri: oltre 200
cui si trovò di fronte alle sue opere: «In una mq di interni – con tre-quattro cabine dop-
scuola dismessa del Bronx era stata orga- pie per gli ospiti e un salone open space ser-
nizzata una mostra. Vidi i quadri di questo vito da una scala strutturale in carbonio che
ragazzo e dissi: questo mi piace! Li acqui- collega i tre ponti – e 144 mq di zone living
stai tutti e li vendetti tutti, perché le opere all’aperto. Per Wally è prioritario che l’arma-
d’arte si vendono da sole». Nel maggio 1981 tore viva un’esperienza unica e intensa, e
Mazzoli porta Basquiat a Modena. La città da tempo voleva realizzare una struttura in
– parliamo del 1981 – forse non era anco- vetro che avvolgesse interamente il ponte
ra pronta per avvicinarsi senza pregiudizi principale regalando un’emozione nuova. La
all’artista afroamericano. «Aveva una radio tecnologia ha finalmente permesso di farlo
enorme, ascoltava musica 24 ore al giorno, e, liberando volume extra all’interno, è stato
– ricorda Mazzoli – andava nei locali alter- creato qualcosa di inedito: una strepitosa
nativi e girava per la città con una bombo- suite padronale, a prua del ponte principa-
letta spray in mano». le, che supera ogni precedente capolavoro
Un soggiorno emiliano che durò due setti- stilistico e che offre una vista ininterrotta a
mane e che non fu privo di risvolti boccac- 200 gradi a diretto contatto con il mare gra-
ceschi. A quanto sembra, Basquiat non era zie alle ampie finestrature .
insensibile al fascino femminile e Mazzoli fu
costretto a piazzare un assistente di fronte ALL’ARIA APERTA MA PROTETTI COME
alla porta della Galleria per frenare la cu- ALL’INTERNO
riosità delle modenesi. A bordo di WHY200 le aree esterne sono
«Prima – racconta Mazzoli – la vita d’artista protette da sole, vento e pioggia per godersi
era un privilegio. I quadri non sono figurine. al massimo la vita all’aria aperta. Il top sen-
Basquiat aveva visto i quadri di Schifano, za montanti ripara il ponte principale dove
lo conosceva, aveva preso un po’ della sua pannelli di vetro laterali garantiscono, alla
energia e l’aveva messa nelle sue opere». zona pranzo e lounge, un panorama mozza-
Untitled (Devil), dipinto a Modena l’anno fiato su tre lati, creando un unico ambiente
dopo in occasione del suo secondo e ulti- con il salone open space che si estende
mo viaggio a Modena, avrebbe raggiunto all’esterno senza soluzione di continuità. Il
nel 2016 la quotazione di 57 milioni di dol- concetto di inside-outside living, tipico di
lari. La sua morte – nel 1988 – gli provocò Wally, si ritrova anche nel ponte superiore,
una «enorme tristezza». A distanza di 33 caratterizzato dalla sovrastruttura di vetro e
anni resta il rimpianto per la fine prematu- carbonio iconica dei Wallypower, che ospita
ra di un grande artista e per un rifiuto che lo sky lounge e la timoneria.
ha privato tutti – soprattutto i modenesi
– della possibilità di godere della sua arte. IL FASCINO ESCLUSIVO DI UN IMMENSO
Il Comune infatti gli negò la possibilità di BEACH CLUB
dipingere su due muri di via Fleming, nella Il divertimento della crociera comprende
interessano. «Non ascolto ciò che dicono La sua storia viene narrata in Basquiat, film periferia della città. «Avremmo avuto la le attività a diretto contatto con l’acqua, e il
i critici – ripeteva – non conosco nessuno del 1996 diretto da Julian Schnabel, del cui facciata di un palazzo dipinta da Basquiat, WHY200, anche sotto questo aspetto, è insu-
che abbia bisogno di un critico per capire cast fanno parte Jeffrey Wright, Benicio del altro che Banksy», conclude Mazzoli con perabile: le murate di poppa abbattibili espan-
che cosa sia l’arte». Toro, David Bowie, Gary Oldman e Willem un pizzico di amarezza. dono l’area del beach club al livello di quelle dei
Nel 1981 il gallerista Emilio Mazzoli porta Ba- Dafoe. Lo stesso artista aveva interpretato superyacht, con una superficie di 32 mq e ac-
squiat in Italia e organizza a Modena la sua sé stesso in Downtown 81, documentario cesso al mare su tre lati, in una configurazione
prima mostra personale a livello mondiale. Al girato tra il 1980 e il 1981 e diretto da Edo assolutamente inedita. Sono ben due i garage
ritorno in America la sua arte invade le galle- Bertoglio. Basquiat rappresentava una del- THE YACHT THAT FELL TO EARTH nascosti che alloggiano numerosi water toys e
rie nella città in cui tutto è possibile. È la New le anime della città, e la città – a più di tre p. 20 un grande tender.
York di 9 settimane e ½, Fuori orario, Wall decenni dalla sua scomparsa – continua a
Street e Cercasi Susan disperatamente, pri- rendergli omaggio. I Brooklyn Nets – una LA VELOCITÀ INCONTRA LO SPAZIO
mo film da protagonista di Madonna, con cui delle squadre più forti della NBA – gli hanno WHY200 è lo yacht del futuro, avveniristico WHY200 è il primo Wally Hybrid Yacht: otti-
Basquiat avrà una relazione. Possiede una dedicato la loro city edition per la stagione e di grande impatto visivo, con una rivoluzio- mizzato per navigare sia in assetto dislocante
eleganza naturale. Scalzo e con indosso un 2020-2021, una maglia caratterizzata dai naria suite armatoriale a prua e fino al 50% sia in quello semidislocante, si colloca alla per-
completo Armani, Basquiat osserva Manhat- segni grafici e dall’inconfondibile firma di abitabilità in più rispetto a imbarcazioni fezione tra gli yacht voluminosi ma più lenti e
tan e il mondo dalla copertina del New York – una corona – dell’artista di Park Slope, della stessa lunghezza, senza rinunciare al quelli plananti, veloci ma inevitabilmente con-
Times Magazine. Non deve più guardare lo sottolineando in questo modo il suo essere piacere della velocità. tenuti negli spazi.
star system da fuori, ora ne fa parte. glocal, locale e globale. Il basketball diven-
«Fin da quando avevo diciassette anni – di- ta Basquiatball. E il suo successo continua Osservando il nuovo WHY200 viene in men- COMODO E STABILE IN TUTTE
ceva – ero certo che sarei diventato cele- tutt’ora. Le sue opere sono gemme ambi- te una frase di Bruno Munari, inimitabile arti- LE CONDIZIONI
bre. Avevo delle idee romantiche sulla ma- te e ricercate dai collezionisti. In vita il suo sta e designer italiano: «La fantasia, l’inven- Statisticamente si trascorre più tempo a bor-
niera di diventare famoso. Sognavo i miei rapporto con il denaro era stato quanto zione, la creatività pensano, l’immaginazione do quando lo yacht è all’ancora che in naviga-
eroi, Charlie Parker, Jimi Hendrix…». Al pari meno inusuale – era solito uscire di casa vede». zione, quindi eliminare il rollio mentre la barca
di Parker e Hendrix – e di Morrison, Schiele con mucchi di banconote sgualcite stipate Solo l’immaginazione, infatti, poteva vedere è in rada è essenziale per il comfort degli ospiti;
e molti altri – purtroppo anche lui ci lascia nelle tasche – ma oggi i suoi quadri hanno così lontano e ispirare lo yacht che non c’era: grazie alla stabilità della carena e agli stabi-
troppo presto. raggiunto quotazioni altissime. una “space” ship di 27 metri capace di offrire lizzatori a pinna e giroscopici, la vita a bordo
Tutto comincia a finire e in pochi anni tutto Nel 2017 Untitled, opera del 1982, viene il comfort e lo spazio di uno yacht dislocante del WHY200 sarà incredibilmente piacevole.
finisce. Naufraga il sodalizio artistico con venduta per 110 milioni di dollari; un anno di misura più grande, uniti alla velocità e alle
Warhol, gli abusi e gli eccessi si impadroni- fa l’uomo d’affari americano Ken Griffin ha prestazioni di un semi-dislocante.
scono di quell’uomo bello, geniale e fragile acquistato dal collezionista Peter Brant Prendete lo spazio abitabile, il comfort, il lusso
che amava indossare costosi e bellissimi Boy and Dog in a Johnnypump – opera del e la privacy di un superyacht di 33 metri e inse-
completi firmati, macchiati della vernice 1982 – per 100 milioni di dollari. riteli su un’imbarcazione di 27 metri: il risultato
con cui dipingeva. «Ha paura di essere solo un fuoco di paglia è il nuovo, originale WHY200, l’ultimo modello
«Io non penso all’arte quando lavoro – ripe- – scriveva Warhol riferendosi a Basquiat a motore sviluppato dal design team Wally
teva spesso – io tento di pensare alla vita». nei suoi Diari – ma io gli ho detto di non pre- guidato da Luca Bassani, insieme a Ferretti
Una vita troppo breve. Il suo cuore cesserà occuparsi: non lo sarà». Group Engineering Department, con la colla-
di battere nella casa di Great Jones Street Aveva ragione. borazione dello studio Laurent Giles Naval Ar-
il 12 agosto 1988. Gli è fatale una overdose chitects per l’architettura navale e dello Studio
di eroina. Non ha ancora compiuto 28 anni. La New York in cui sbocciò Jean-Michel A. Vallicelli & C per l’interior design.
«Jean-Michel Basquiat è stato il più famo- Basquiat era un luogo in cui «l’artista pote- Da 25 anni brand di riferimento nello yacht
so di quel piccolo gruppo di giovani artisti va ancora fare l’artista», racconta a Prota- design grazie a modelli avanguardisti che
afroamericani che sono stati in grado di gonist Emilio Mazzoli, fondatore dell’omo- hanno sempre precorso tempi e mode, oggi
raggiungere la notorietà a livello nazionale» nima galleria d’arte con sedi a Modena e Wally punta al segmento dei superyacht
scriverà Michael Wines sul New York Times. Berlino. «Basquiat era un ragazzo colto, il compatti con il WHY200: 200 tonnellate di
«Gli esperti hanno definito la sua morte una padre era un diplomatico di Haiti. Amava stazza lorda e una lunghezza di costruzione
tragedia dal punto di vista personale e una vivere la contemporaneità della città, una che consente di immatricolarlo come imbar-
perdita gigantesca per il mondo dell’arte». contemporaneità formata dalla strada, cazione sotto i 24 metri.
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